|
|
|
|
Non solo il monitoraggio della legge 240/2010 e il rilancio della competitività internazionale degli atenei, ma anche il sostegno alla premialità, alla valutazione e all'efficienza del sistema. Molti i temi affrontati dal Ministro Maria Chiara Carrozza nelle linee programmatiche presentate nel corso dell'audizione del 6 giugno 2013, svoltasi davanti alle Commissioni riunite del Senato e della Camera. Tra le priorità indicate dal Ministro vi sono l'espletamento delle procedure relative all'abilitazione scientifica nazionale, un'attenta riflessione sul ruolo dell'Anvur, l'aumento del Fondo integrativo statale per le borse di studio, la definizione di un budget pluriennale, il rifinanziamento del piano di reclutamento per professori associati, lo sblocco del turnover, l'istituzione di un piano straordinario nazionale di reclutamento per i ricercatori.
In merito all'internazionalizzazione delle Università, la prospettiva è di migliorare la leggibilità e la portabilità dei titoli italiani all'estero: una missione perseguibile soltanto attraverso una maggiore semplificazione e flessibilità del sistema. Di qui la necessità che le università esercitino «una vera autonomia responsabile», fondata sulla trasparenza dei bilanci, su controlli puntuali da parte degli organi deputati e su una maggiore flessibilità nelle scelte programmatiche.
Per quanto riguarda gli interventi a favore degli studenti, il Ministro ha richiamato la necessità che l'offerta formativa sia resa «interdisciplinare e trasversale», e che sia elevata la qualità della formazione dottorale, orientata non solo a percorsi di ricerca scientifica, ma anche alla formazione di competenze per il mondo dell'impresa, valorizzando l'interdisciplinarietà della formazione erogata. In tema di diritto allo studio, l'emergenza è quella di incrementare le risorse destinate a posti letto e a borse di studio, «del tutto insufficienti per rispondere alle richieste dei giovani capaci e meritevoli». In cantiere c'è anche il riordino del settore dell'alta formazione artistica e musicale, che «razionalizzando il sistema binario dei conservatori e degli istituti pareggiati, rilanci il sistema musicale in Italia», compreso quello delle accademie e dei conservatori.
Per quanto riguarda il settore della ricerca scientifica, il Ministro ha individuato alcuni capisaldi della sua agenda di lavoro: semplificazione normativa e procedurale, sostegno ai ricercatori titolari di grant europei, impiego dei sistemi di valutazione peer review, trasparenza dell'azione amministrativa, costituzione dell'anagrafe nazionale delle ricerche, istituzione della figura del project officer (che funga da interfaccia tra ministero e piccole e medie imprese), OpenAccess e Opendata dei portali ministeriali per la ricerca, aumento dei finanziamenti per la ricerca di base e quella industriale, start-up innovative.
Andrea Lombardinilo (giugno 2013)
|
|
|