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Pubblicate le conclusioni del Consiglio europeo sulla dimensione sociale dell’istruzione superiore
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Unione europea
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Adozione di obiettivi formativi nazionali; sostegno alla cooperazione dell'istruzione a tutti i livelli; promozione della permeabilità educativa e sviluppo di percorsi flessibili e trasparenti; incentivazione delle strategie di apprendimento e dei meccanismi di finanziamento; eliminazione delle disparità regionali e geografiche negli Stati membri in termini di accesso e partecipazione all'istruzione superiore. Sono questi alcuni degli obiettivi fissati dalle conclusioni del Consiglio europeo sulla dimensione sociale dell'istruzione superiore (pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale C 168 dell'Unione europea del 14 giugno 2013).
In primo piano, la necessità di perseguire la strategia Europa 2020 e l'obiettivo di elevare fino ad una quota del 40% la quota di 30-34enni in possesso di un diploma di laurea. Una prospettiva ambiziosa, legata alla realizzazione di tre priorità programmatiche:
- garantire maggiore equità nell'accesso e nella partecipazione all'istruzione superiore;
- migliorare l'occupabilità e la competitività dei giovani (attraverso lo sviluppo personale e professionale degli studenti e dei laureati);
- incentivare la cooperazione europea e le risposte politiche condivise, sul modello del Processo di Bologna e dell'Agenda Ue per la modernizzazione dei sistemi formativi.
Per queste ragioni, il Consiglio europeo invita gli Stati membri e la Commissione a implementare le azioni volte allo sviluppo della dimensione sociale dell'istruzione superiore (sostenendo l'apprendimento tra pari e l'analisi delle politiche su dati concreti) e a sfruttare i risultati degli studi già esistenti per esaminare la situazione relativa ad accesso, partecipazione, completamento e impatto dei diversi modelli di finanziamento legati all'istruzione superiore.
Il Consiglio esorta altresì a rafforzare le sinergie tra l'Ue e il Processo di Bologna (in particolare nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport) e ad utilizzare le risorse rese disponibili dall'iniziativa per l'occupazione giovanile al fine di agevolare l'inserimento formativo a giovani svantaggiati o disoccupati di età inferiore ai 25 anni. Tra le priorità a breve scadenza figurano nuove azioni per il sostegno all'insegnamento a tempo parziale, a tirocini basati sui crediti e alla formazione a distanza, nonché la definizione di un'offerta formativa più flessibile e la prestazione di sostegno dopo l'ingresso.
Sullo sfondo vi è il raggiungimento dell'obiettivo programmatico fissato dalle conclusioni del Consiglio del 28 novembre 2011 sulla modernizzazione dell'istruzione superiore, in cui si invitano gli Stati membri «a promuovere lo sviluppo sistematico di strategie efficaci per assicurare l'accesso dei gruppi sottorappresentati e ad accrescere gli sforzi per ridurre al minimo i tassi di abbandono nell'insegnamento superiore migliorando la qualità, la pertinenza e l'attrattiva dei corsi, in particolare attraverso l'apprendimento incentrato sugli studenti e la prestazione di sostegno, orientamento e consulenza dopo l'ingresso».
Andrea Lombardinilo (giugno 2013)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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