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Il 30 e 31 maggio 2013 più di 200 esperti provenienti da circa 150 università europee ed arabe si sono incontrati all'Università di Barcellona per esaminare le comuni sfide dell'istruzione superiore e le possibilità di cooperazione tra il mondo arabo e quello europeo.
Organizzata congiuntamente dall'Università di Barcellona, l'European University Association e l'Association of Arab Universities e rivolta, in particolare, alla leadership universitaria, la prima conferenza arabo-europea sulla Higher Education ha affrontato un ampio ventaglio di argomenti quali l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore, le strutture per la sua armonizzazione, la formazione nella ricerca, l'istruzione dottorale, l'occupabilità e l'interazione tra università e mercato del lavoro.
Punti chiave del dibattito sono stati l'innovazione e l'imprenditorialità per le università e i propri laureati. L'investimento nella ricerca rimane ad oggi piuttosto ridotto, nonostante l'urgente bisogno di sviluppare scienza e tecnologia. E' stata espressa grande preoccupazione riguardo la capacità di ricerca ed innovazione, la possibilità di aggiornare lo staff accademico e trattenere i dottorandi altamente qualificati. Sono stati indicati, quali possibili soluzioni, i diplomi congiunti e le partnership nell'istruzione dottorale.
Si è affrontato anche il problema dell'occupabilità dei laureati, chiara priorità soprattutto alla luce della primavera araba e del declino economico in Europa. Verrà dato maggior spazio alla collaborazione tra università e aziende, offrendo agli studenti opportunità di formazione durante il percorso di studi, potenziando i servizi d'orientamento al lavoro e riservando maggiore attenzione ai laureati.
Da vari fronti è stata evidenziata la necessità di una maggiore cooperazione, sia tra il mondo arabo e quello europeo sia all'interno del mondo arabo stesso. La prima non dovrà implicare soltanto il trasferimento delle strutture ma, soprattutto, la creazione di partnership per promuovere la trasparenza, la compatibilità e la mobilità tra i sistemi d'istruzione superiore. Sulla seconda è stato espresso interesse verso un'integrazione maggiore, sviluppando, ad esempio, programmi di scambio o un protocollo regionale per la garanzia della qualità. Le due associazioni hanno riaffermato la volontà di aprire le proprie attività ai partner nell'altra regione e hanno indicato le aree di priorità per i futuri follow up, il prossimo del quali si terrà nel mondo arabo.
Elena Cersosimo (2 luglio 2013)
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