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Francia: nuova riforma universitaria e maggiori aiuti finanziari agli studenti
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L'a.a. 2013-14 si apre in Francia con l'approvazione della nuova riforma universitaria e l'adozione di importanti misure di aiuto finanziario agli studenti. L'obiettivo - come ha dichiarato il ministro per l'Istruzione superiore e la Ricerca Geneviève Fioraso - è assicurare una maggiore democratizzazione degli accessi e il raggiungimento del 50% nel tasso di iscrizione universitaria.
Vediamo di seguito i punti più qualificanti del primo provvedimento.
Organizzazione didattica: · la continuità e progressività dell'orientamento studentesco; · la diversificazione e il rinnovamento delle metodologie pedagogiche; · la possibilità di modificare la scelta degli studi durante il percorso formativo senza necessità di ricominciare dall'inizio; · l'approfondimento degli aspetti professionalizzanti, sia con alternanza studio-lavoro nelle aziende e sia con stage operativi organizzati soprattutto nel 1° ciclo.
Ricerca: · preservazione e rafforzamento della ricerca fondamentale (la Francia è posizionata al 6° posto nei ranking internazionali); · miglioramento della capacità di trasformare i risultati della ricerca in innovazione in tutti i settori, favorendo l'interazione tra scienza e società.
Istituzioni: · semplificazione delle procedure di accreditamento delle istituzioni e di quelle relative alla governance; · ampliamento delle deroghe all'uso esclusivo del francese (finora previsto dall'art. 2 della Legge Toubon) per accogliere - senza l'ostacolo della lingua - più studenti provenienti dai Paesi emergenti.
Altrettanto importante appare la riforma degli aiuti finanziari agli studenti che, introdotta in due fasi a partire da quest'anno, è stata favorevolmente accolta dalle Associazioni studentesche.
Dando la priorità agli studenti provenienti dalle famiglie più svantaggiate, sarà operato nel biennio:
· un aumento delle sovvenzioni (€ 700, +15%) a favore di studenti appartenenti a famiglie con basso reddito; · l'introduzione di 55.000 borse pari a € 1.000 annui per appartenenti alla classe media, con reddito non elevato, che devono lavorare per mantenersi agli studi; · aumento di 1.000 borse di studio (di importo variabile da € 4.000 a € 5.500 annui) a favore degli studenti senza sostegno familiare.
Da settembre sono aumentate dell'1% (adeguamento al tasso di inflazione) tutte le altre sovvenzioni ed entro tale limite si è mantenuta la crescita delle tasse universitarie (€ 183 per la licence (+€ 2), €254 per il master (+€ 4); € 388 per il dottorato (+€ 8).
Il ministro si è impegnato a creare nel quinquennio 50.000 alloggi studenteschi, 1.000 posti di lavoro nel settore e a riassorbire 8.400 precari, attribuendo inoltre un budget pari a € 4 miliardi ai Programmes d'investissement d'avenir 2.
Maria Luisa Marino (settembre 2013)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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