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Processo di Bologna, un modello esportato anche in altri continenti
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Se dal 1999 al 2003 il Processo di Bologna ha posto l'accento soprattutto sulla mobilità intraeuropea, dal 2005 è prevalso l'interesse per la cooperazione con gli altri sistemi universitari nel mondo. Esso viene preso come possibile modello anche in altre aree geografiche, come spiegato nel volume di David Crosier e Teodora Parveva dal titolo "The Bologna Process: it's impact in Europe and beyond" (Fundamentals of Educational Planning n. 97, Unesco, Paris 2013, pp. 86).
Nella regione Asia-Pacifico l'Australia guida un processo similare, noto come Brisbane Process firmato il 4 aprile 2006 da 27 ministri dell'istruzione, volto ad armonizzare gli standard di qualità e le procedure di riconoscimento dei titoli. Nell'area sud-orientale il Southeast Asian Ministers of Education Organization's Regional Centre for Higher Education and Development (SEAMEO RIHED), ospitato dal Governo tailandese, si sta attivando per creare il South-East Higher Education Space tra una decina di Paesi.
In America Latina e nei Caraibi, l'Inter-American Organization for Higher education (IOHE) include oltre 300 istituzioni e associazioni nazionali delle università di 26 Paesi per sostenere lo sviluppo di un'area formativa comune;
In Africa nel 2007 è stata avviata una strategia di armonizzazione per la creazione entro il 2015 dell'African Higher Education Space; in aggiunta si annoverano alcune iniziative subregionali (ad es. quelle sostenute dalla West African Economic and Monetary Union (WAEMU);
In Nord America esperti statunitensi e canadesi hanno identificato alcuni elementi del Processo di Bologna per adattarli ai contesti nazionali altamente diversificati e decentralizzati, come il Tuning Educational Structure statunitense per armonizzare i curriculae e i Pan-Canadian degree qualifications framework.
Luigi Moscarelli (31 ottobre 2013)
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QUADERNI
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27. Lo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Verso il 2020
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