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C'è un rinnovato interesse per la cooperazione con i paesi del Sud Mediterraneo e la convinzione che un ruolo chiave in tal senso possono svolgerlo soprattutto le università europee. È quanto emerso durante il convegno dell'UNICA (Network of Universities from the Capitals of Europe) dal titolo "UNICA and the Southern Mediterranean: sharing, learning, cooperating" (Roma, 7-9 novembre 2013) organizzato dalla Sapienza Università di Roma in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e l'Università degli Studi Roma Tre.
Durante i tre giorni del convegno si è analizzata la tendenza alla cooperazione e i tre scenari principali: mobilità degli studenti e dei docenti; cooperazione interuniversitaria (programmi congiunti, collaborazione in attività di ricerca); ruolo dell'istruzione superiore e della ricerca come elemento cardine della cooperazione attraverso nuovi progetti in grado di unire le due sponde del Mediterraneo.
Da apprezzare l'intervento di Khalid Chaouki, membro del Parlamento italiano e presidente della Commissione Cultura nell'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo. Chaouki, italiano di origine marocchina, ha sottolineato l'importanza che avrà la cooperazione con il Mediterraneo nel semestre di presidenza italiana dell'Unione europea (giugno-dicembre 2014) e l'importanza, per l'Italia, di un evento come Expo 2015 che al suo interno avrà un padiglione dedicato al Sud Mediterraneo in cui poter discutere e proporre nuove idee per implementare la cooperazione con i paesi di questa regione. I progetti più interessanti, secondo Chaouki, dovrebbero essere quelli relativi alla traduzione e all'interpretariato: il problema della cooperazione con questi paesi è, essenzialmente, un problema linguistico.
Infine Franco Frattini, presidente della SIOI (Società italiana per l'organizzazione internazionale), intervenuto al convegno, ha ricordato come "l'Italia è un necessario ponte fra Europa e Mediterraneo", incentivando la promozione di una cooperazione stabile e duratura nel tempo, attenta ai bisogni dei paesi e non del proprio tornaconto personale.
Sotto l'aspetto della promozione di corsi universitari congiunti, la cooperazione con i paesi del Sud Mediterraneo è incentivata anche dal progetto INTERUV: Joint Programmes - facilitator for university internationalisation, iniziativa di 15 Strutture nazionali di contatto del programma Erasmus Mundus, che ne ha ampiamente trattato nel secondo convegno organizzato a Roma il 6 e 7 novembre 2013. Leggi gli interventi del convegno.
Danilo Gentilozzi (18 novembre 2013)
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