La legge numero 1 del 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 9 gennaio, è il primo intervento della XVI legislatura dedicato integralmente all’istruzione universitaria. Si tratta della conversione del decreto legge del 10 novembre n.180, provvedimento che aveva fatto molto dibattere gli atenei e i mezzi di comunicazione, nonché gli studenti della cosiddetta “onda”.
Le misure previste sono di ordine economico ( le provvidenze riguardanti il diritto allo studio e l’edilizia residenziale universitaria), finanziario (la percentuale del fondo di finanziamento ordinario riservata agli atenei più “virtuosi”), regolamentare (la modifica della composizione delle commissioni per i concorsi a cattedra già banditi). Misure, peraltro, che rappresentano solo alcuni tasselli, ritenuti di urgente applicazione, rispetto ad un disegno di riforma più ampio che il ministro Gelmini ha preannunciato indicandone di recente le linee guida.
Alcuni emendamenti al testo introdotti al Senato hanno comunque consentito a una parte del mondo accademico di esprimere un giudizio cautamente positivo sul provvedimento legislativo, assai diverso da quello severo ed unanime della scorsa estate sulla legge 133 che prevede tagli economici generalizzati e drastici interventi sul turnover del personale docente e non docente.
I contenuti della legge 1/2009 sono illustrati e commentati nel numero 110 di UNIVERSITAS dal
direttore generale dell’università, Antonello Masia.