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Giovedì 23 dicembre è stato approvato al Senato il disegno di legge sulla riforma dell'università. I voti favorevoli sono stati 161, 98 i contrari e 6 gli astenuti. Con quest'ultimo atto l'iter legislativo sulla riforma dell'università è terminato, ma prima che il testo della legge diventi produttivo di effetti dovranno essere scritti e varati i decreti attuativi, che secondo le previsioni dovrebbero essere più di quaranta. I decreti attuativi previsti dalla legge indicheranno i termini entro i quali il provvedimento comincerà a produrre i suoi effetti pratici. Il Miur ha un anno di tempo per emanarli, mentre le università hanno sei mesi di tempo per modificare i loro statuti e adattarli alle nuove norme contenute nel testo della legge approvata.
La legge n. 240/2010 "Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario" è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio (serie generale, supplemento n. 11/L) e porta la data del 30 dicembre 2010. L'entrata in vigore avverrà il 29 gennaio, dopo i quindici giorni di vacatio che seguono la pubblicazione in Gazzetta. Per consultare il testo della legge clicca qui. Questo sito informerà su i principali commenti alla legge 240/2010 da parte di istituzioni, professori e studenti universitari. I primi commenti pubblicati sono del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU), della Federazione universitari cattolici italiani (FUCI) e del Presidente della CRUI Enrico Decleva. La Legge Gelmini è stata oggetto di una serie di articoli sul numero 118 di Universitas.
Danilo Gentilozzi (gennaio 2011)
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